Care amiche cari amici,
vi proponiamo una visita nei sotterranei della Chiesa di Santa Susanna.
Un’occasione importante per visitare un sito ancora sconosciuto, al di fuori dei classici itinerari turistici, ancora non accessibile al grande pubblico. Una nuova testimonianza della Roma Antica.
Nel 1587, dopo numerosi restauri e ricostruzioni, il complesso venne affidato alle monache cistercensi costituendo l’attuale Monastero di Santa Susanna. Attraverso gli scavi del 1830, sotto l’altare della confessione, vennero alla luce resti di una Domus Romana del III sec. a. C., visibili ancora oggi attraverso una pavimentazione in vetro. Nel corso di scavi più recenti – dapprima nel 1990, successivamente negli anni 2000 – furono scoperte numerose strutture appartenenti alla domus, accessibili dal chiostro del monastero. Resti dell’acquedotto Marcio, mura in opus reticulatum, un antico pozzo romano profondo 20 metri per la presa dell’acqua di falda e pavimentazioni decorate. Meravigliosi ed elegantissimi i mosaici in opus vermiculatum, veri e propri quadretti in mosaico finissimo, incastonati all’interno della pavimentazione, con motivi geometrici o scene legate a miti greci.