Cari amici l’Associazione TevereNoir vi propone di scoprire due gioielli archeologici provenienti dal mondo antico, situati in una delle zone di Roma meno conosciute turisticamente: la borgata Ottavia.
La cinquantesima zona di Roma che sorge nell’Agro Romano, la grande area rurale della periferia della capitale, ospita una delle più suggestive testimonianze artistiche italiane riportate alla luce nel secolo scorso, l’ipogeo degli Ottavi. Nel sottosuolo venne infatti rinvenuto un ipogeo sepolcrale al cui interno si scoprirono affreschi e sarcofagi con incisi i nomi di chi vi era stato anticamente sepolto fra cui Octavia Paolina, Octavius Felix e altri due famigliari.
La nostra passeggiata proseguirà nelle vicinanze alla volta di un altro tesoro archeologico: Il Ninfeo della Lucchina. Nascosto dietro un’anonima porta metallica addossata a una piccola collinetta nei pressi di una stazione di servizio, fu un luogo di balneazione, di otium e relax, riservato ad una classe sociale elevata. Riccamente decorato con affreschi parietali, che rimandano al mondo agreste, e con mosaici pavimentali in bianco e nero, il Ninfeo rappresenta un piccolo ma incantevole angolo di paradiso cercato e voluto dai nostri antenati, in fuga dalla vita caotica della città, nel quale rinfrescarsi, riposare e godere della natura, dei vigneti e del canto degli uccelli, impressi sulle pareti e sul pavimento, ad allietare ancora i nostri occhi e quelli delle generazioni future.
Da non perdere.