Cari Amici,
l’Associazione TevereNoir propone la visita alla città di Sutri ed in particolare al mitreo, all’anfiteatro e alla necropoli.
La Città di Sutri passaggio obbligato per l’Etruria, fu conquistata definitivamente nel 383 a.C. dai Romani, dopo la caduta di Veio. Presenta, quali testimonianze del suo passato, un anfiteatro romano, una necropoli etrusca, mura etrusche incorporate da quelle medievali, un mitreo incorporato da una chiesa (Madonna del Parto), un Duomo di origine romanica. In corrispondenza dell’abitato, in fondo ad un viale di cipressi,troviamo l’Anfiteatro, uno dei più suggestivi monumenti antichi del Lazio databile tra il I sec. a.C. ed i primi anni di quello successivo, scavato completamente nel tufo. Estremamente singolare e suggestivo è il Mitreo, sacello ipogeo adattato in epoca medioevale al culto cristiano, ma originariamente nato quale luogo di culto del dio Mitra. Quello di Sutri è uno dei più interessanti dal punto di vista della ricerca simbolica e per la presenza di elementi pagani e cristiani. Il culto di Mitra può a tutti gli effetti, essere considerato un mirabile esempio di quel multiculturalismo mediterraneo di cui i romani furono fautori e unici abili artefici nell’intera storia dell’umanità. Infine, nella collina di tufo che prospetta l’abitato si allunga per circa duecento metri sul costone lungo la via Cassia una straordinaria necropoli etrusca di tipo rupestre, che riprende modelli e architetture caratteristici della zona.