L’acqua: una risorsa insostituibile per il corpo e per l’ambiente.
La natura non ha creato il sole, né l’aria, né l’acqua come privata proprietà, ma come tesori pubblici (Ovidio).
Una riflessione sull’acquedotto romano e sulle evolute tecniche di ingegneria idraulica sviluppate dai Romani per un’efficiente funzionalità della rete idrica, che doveva adattarsi al meglio alla natura dei luoghi, all’orografia e alla morfologia del percorso dalle sorgenti alla città. Queste soluzioni tecniche le ritroviamo negli acquedotti di Roma, i maggiori per estensione, tecnica costruttiva e portata d’acqua le cui rovine sono ancora oggi visibili; quei “monumenti alle acque” che il Goethe ebbe a definire “una successione di archi di trionfo”.
Ma anche una segnalazione sulla circostanza che circa tre miliardi di persone sul pianeta non hanno accesso all’acqua e che le riserve idriche del pianeta sono un bene in via di estinzione.
L’acqua: un bisogno fondamentale umano e non solo un diritto.
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